Al mattino, ti svegliano i galli. Procida è una realtà di mare, legata alla terra. L'isola ti accoglie quieta e subito sorride. Ci sono gli occhi di chi ci vive e dei tanti, sempre più numerosi, che ci arrivano. Occhi, che poi finiscono per somigliarsi: in un porto si va e si viene.
I vecchi curano i giardini, ricchi di essenze tropicali, per fermare i sogni del passato; i giovani corrono sulle bici elettriche a rotta di collo sulle strade strette. Sembra un piccolo mondo antico. Sembra. Intorno, invece ci sono i problemi dell'oggi, dove la Scuola Navale, che creava comandanti di lungo corso, non basta più. Vera a Procida si è trovata benissimo. È stata accolta da amministratori giovani, soprattutto donne, con dolcezza. Il suo racconto nel libro è piaciuto. Qui c'è gente che ha più tempo di pensare nei giorni corti d'inverno, mentre il mare ruba la sabbia.